Se non fosse stato per il gran caldo di questa giornata, probabilmente non avrei fatto pausa in questo bar per farmi servire un bicchiere di acqua e menta. Mentre attendo quanto ordinato, guardo di fronte a me un operaio che sta, con lo scalpello, facendo un buco in una parete. Dopo un po’ di tempo vedo che lo chiude con una griglia di materiale plastico per lasciar passare l’aria dall’esterno all interno. Ho appena iniziato a sorseggiare la mia bibita che l’operaio torna con un vaso di tinta e con un pennello e dipinge tutto attorno al foro la parte che era stata rovinata dai colpi meno precisi dello scalpello. Nell’osservarlo mi viene da considerare che per la sua opera si è servito di scalpello, martello e pennello, strumenti che mi riconducono a quelli utilizzati anche dal Buonarroti e dall’altro Michelangelo, il Merisi. Quasi automaticamente mi viene spontanea una domanda: essendosi sia il muratore che dei due celebri artisti serviti dei medesimi strumenti, dato per scontato che sia il Buonarroti che il Merisi i capolavori li hanno creati, posso dedurre quindi anche il muratore abbia creato un’opera d’arte ? Per poter dare una risposta a questa domanda dovremmo innanzitutto definire cosa intendiamo per opera d’arte, e qui si potrebbero mettere in campo differenti valutazioni. Personalmente credo che per opera d’arte si debba intendere una creazione che tragga la sua ispirazione da un’ idea, un pensiero, qualcosa che potrebbe essere sia un’informazione che una emozione comunque l’evocazione di un sentimento o di un’idea insomma un opera che comunque che abbia a fare con una rappresentazione di un concetto. Se teniamo per buona questa definizione risulta difficile immaginare che una qualsiasi operazione dell’attività umana possa di per sé stessa essere definita arte solo perché eseguita con un certo strumento piuttosto che con un altro, anche perché in questo caso ci troveremmo a dover ammettere che l’arte sia nello strumento e non nell’intelletto di chi l’ha creata. Conseguentemente dovremmo accettare che paradossalmente tutto può essere considerato arte, anche fare di conto con la calcolatrice, tinteggiare una parete e anche riparare un lavandino etc… in quando lo facciamo servendoci di strumenti . Se invece per arte intendiamo qualcosa come detto prima che riguarda più l’intelletto che la sola manualità della sua esecuzione o relativa allo strumento con cui è eseguita allora le cose cambiano. Prendiamo ad esempio Antonio Canova e la sua Paolina Borghese, opera celeberrima, magari siamo anche stati a Roma e abbiamo visto la bella statua marmorea dello scultore veneto, beh la realizzazione materiale dell’opera non è totalmente opera del Canova ma in gran parte di un poco noto scalpellino che ha lavorato la pietra sulla base del modello in gesso fornito dall’artista. Questo è un chiaro esempio del fatto che l’arte è in chi idea un opera più in chi la esegue. Questo ragionamento ovviamente vale per tutte le espressioni artistiche, credo che potremmo dire le stesse cose per la musica per la letteratura per il teatro etc… non basta scrivere delle cose, la lista della spesa, è uno scritto creato realizzato con gli stessi strumenti utilizzati per scrivere “L’Infinito”. Quindi se ne deduce che è anche assolutamente importante il cosa si scrive per poter affermare di aver creato un’opera d’arte. Così come premere i tasti di un pianoforte non significa fare musica. Mentre faccio queste considerazioni lo sguardo cade sulla mia macchina fotografica appoggiata sul tavolino e mi domando se sia uno strumento che possa creare un’opera d’arte? certo se considerassimo l’opera d’arte tale solo in quanto creata uno strumento la risposta sarebbe affermativa, se invece invece spostassimo la nostra attenzione sul risultato di quanto è stato realizzato con detto strumento ovvero un’immagine allora o questa suscita emozioni, evoca sentimenti, comunica qualcosa o non è arte. Tra i vari strumenti che utilizziamo per realizzare immagini è forse la pittura ad olio più arte della pittura ad acquerello o dell’affresco o del disegno? Con ciascuna di queste tecniche si possono realizzare immagini quindi se l’espressione artistica non è nello strumento e nemmeno nella tecnica deve avere come elemento creativo l’intelletto. Sarebbe veramente molto interessante, cosa che non intendo approfondire qui ed ora, capire per quale motivo sociologico si stia ancora argomentando attorno alla valutazione del fatto che la fotografia possa essere o meno considerata arte. Nel frattempo il muratore ha raccolto i suoi strumenti e se ne va, d’altronde anch’io ho finito la mia bibita, raccolgo il mio di strumento e decido di andare a creare un paio di immagini.